Potrete decidere di lanciarvi in assaggi inconsueti e piccole creazioni della casa, come la “gricia al salmone” o perdervi nel tradizionale pacchero di Gragnano allo scorfano, o, (perché no?) sconfinare in una pasta colatura di alici e finocchietto selvatico… o decidere per un menù degustazione fatto di piccoli assaggi e concluso con un dessert innovativo.
Se siete amanti dei risotti, potrete apprezzarne il gusto e la qualità; sono preparati rigorosamente con riso Carnaroli proveniente da Albano Vercellese, ordinato annualmente e lavorato al momento per la mia cucina.
Le carni, provenienti da pascoli di Canale Monterano, sono preparate utilizzando vari metodi di cottura, non ultima la pentola di ghisa, che consente di passare le vivande dai fornelli al forno mantenendo le carni sugose e conservandone integro il gusto.
Il pesce viene cucinato in maniera semplice, onde apprezzare il profumo del mare senza coprirlo con inutili aromi che pregiudicherebbero il bouquet, ma si possono anche realizzare dei piatti di pesce più articolati: come la “Paella di pescado e mariscos”, l’aragosta alla catalana, o la tipica zuppa di pesce all’italiana accompagnata da quadratini di pane tostato.
Le materie prime sono determinanti per la riuscita di questi piatti: l’olio viene prodotto nell’oliveto di famiglia, sito in una località detta “Petrasecca” e prodotto con olive itrane, raccolte ancora verdi e molite nello stesso giorno della raccolta.